24 Maggio 2018
Pet food (cibo per cani), ma di cosa è fatto??
Se vogliamo capire cosa mangiano i nostri cani e come orientare le nostre scelte per loro, basta saper leggere le etichette. Già, ma come si leggono? L’etichetta degli alimenti per animali è obbligatoria e regolate dalla legge europea (regolamento CE 767/2009). Capirla e saperla leggere è fondamentale nella comparazione tra prodotti, senza farci condizionare dal marketing e dalla pubblicità. L’etichetta è composta da 6 voci importanti che sono:
Descrizione del prodotto; si indica l’animale a cui è destinato e che tipo di alimento è (completo, complementare o dietetico).
Composizione del prodotto; si indica tutti gli ingredienti che costituiscono l’alimento oltre alla loro percentuale di presenza.
Additivi; sono le sostanze aggiuntive come minerali, vitamine, acidi grassi essenziali che hanno lo scopo di conservare la crocchetta.
Componenti analitici: si indicano i gruppi nutrizionali, ovvero, le proteine, i grassi, le fibre e l’umidità.
Energia Metabolizzabile; indica la quantità di energia che viene assorbita dal cane.
Modalità d’uso e razione giornaliera; indica la quantità di cibo in funzione del peso e dell’età del cane.
Vediamo ora di capire quali sono le principali cose da sapere senza entrare troppo in tecnicismi. Per quanto riguarda la lista degli ingredienti, la prima cosa da dire, è che per essere commercializzato in Italia, deve essere scritta in italiano. Le materie prime di un alimento per cani devono essere elencate in ordine decrescente di peso e il primo ingrediente è quello presente in maggior quantità (Es: se il primo ingrediente è carne o pesce, il nostro cane mangerà come in un ristorante con una buona cucina, mentre se il primo ingrediente è cereali, mangerà in prevalenza mais, riso, orzo e sarà sempre al fast food). Per quanto riguarda le informazioni nutrizionali, viene richiesto l’indicazione in percentuale su tutto il prodotto di proteina grezza, oli e grassi grezzi, fibra grezza e ceneri grezze. Dichiarare l’umidità è obbligatorio solo se supera il 14%.
Una menzione particolare in tutto ciò va fatta per capire come interpretare la percentuale di carne presente nel prodotto. Questa può essere indicata come carne disidratata, fresca o farina di carne. Il termine carne fresca comprende la parte più nobile della carne, che però viene pesata per fare la crocchetta ancora comprensiva di acqua, a differenza della carne disidratata che contiene sempre la parte più nobile ma viene pesata senza acqua. Le farine di carne sono ottenute dal riscaldamento, essicamento e macinazione della totalità di animali terrestri a sangue caldo non affetti da TSE tra cui anche zoccoli, corna, setole, piume e sangue. Le farine apportano un elevato apporto proteico ma di scarso valore biologico. I derivati della carne contengono solo ed esclusivamente le parti di scarto della macellazione come occhi, ossa, piume, sangue, intestini, mammelle, legamenti di animali macellati.
Altra distinzione che troviamo è quella tra mangimi completi e complementari. I mangimi completi hanno una composizione tale da garantire il corretto apporto nutritivo giornaliero, avendo tutti gli elementi nutrizionali che l’organismo del cane a cui è destinato, necessita. I mangimi complementari invece, presentano un alto contenuto di determinate sostanze e devono essere necessariamente somministrate in associazione a altre tipologie di alimenti per poter garantire un corretto apporto nutritivo. Parlando di cibi industriali, i cibi di qualità premium e superpremium, sono quasi sempre completi e solitamente rispettano una composizione di alimenti in grado di fornire un’alimentazione equilibrata. Per quanto riguarda gli umidi, si tratta spesso di alimenti complementari essendo carenti di molte vitamine e aminoacidi che con la cottura vengono degradati.
Nei processi di preparazione del pet food (cottura, disidratazione, estrusione) vengono denaturate alcune componenti fondamentali di un alimento fresco. Quindi verranno aggiunti degli additivi. Questi dovranno sempre essere dichiarati in etichetta e non hanno alcun valore nutritivo. Possono essere usati come emulsionanti per evitare che acqua e grasso si separino, come antiossidanti per prevenire l’irrancidimento del grasso, oppure come coloranti e aromi artificiali per rendere il prodotto più attraente per il consumatore e più appetibile per il cane. Si possono infine trovare anche additivi di tipo nutrizionale come minerali e vitamine o zootecnici come prebiotici o probiotici.
A fianco dei mangimi completi e complementari, nascono mangimi destinati a particolari fini nutrizionali. Infatti troviamo in commercio alimenti per giovani cani come i puppy 1-3 mesi e junior fino a 12 mesi. Alimenti per cani in particolari stati di salute (veterinary) detti anche mangimi medicali con proprietà curative e medicinali. Infine troviamo i mangimi dietetici che sono in grado di soddisfare un particolare fine nutrizionale per andare incontro a esigenze di razze con tendenza a obesità che poi genera problemi alle articolazioni.
Additivi molto importanti che troviamo nei cibi sono gli Omega 6 e 3. Gli Omega 3 possono essere di 3 tipi, Ala di origine vegetale, mentre Dha e Epa provengono dal pesce. L’Ala è un acido grasso che si ottiene dalla soia e dal lino e deve essere convertito in Epa e Dha per avere valenza nutrizionale per il cane. Gli Omega 3 di origine animale sono acidi grassi che vengono prontamente e direttamente assorbiti a livello corporeo. Sono presenti in pesci quale salmone, aringa e pesce bianco e sono di gran lunga i migliori Omega 3 per i nostri cani. I più importanti Omega 6 sono sono l’acido linoleico e l’acido arachidonico. La maggior parte degli alimenti per cani in commercio hanno troppi Omega 6 e pochi Omega 3. Il giusto rapporto secondo ultimi studi tra Omega 6 vs Omega 3 è quello compreso tra 2:1 a 4:1.
Ultima informazione riguarda le ceneri che sono costituite da sali minerali contenuti negli alimenti o aggiunti. Il contenuto di ceneri in un alimento non dovrebbe superare mai il 9% per non avere ripercussioni sulla digeribilità. Quindi, più le ceneri sono alte, più è bassa la digeribilità e viceversa. Tale percentuale ci aiuta a giudicare assieme a tutti i parametri indicati la bontà di un alimento per i nostri cani.
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